LE ISCRIZIONI SONO CHIUSE PER ESAURIMENTO POSTI
Lo sviluppo neurologico e neurofisiologico hanno origine nella vita intrauterina. Si discute sempre più frequentemente sulle modalità di azioni preventive per rendere questo processo di crescita in utero il più possibile adeguato alla vita extrauterina. In questo ambito rientra sicuramente la prevenzione dei fattori che possono agire sulla durata della gravidanza o compromettere lo sviluppo del feto (fattori dismetabolici,
vascolari, genetici e ambientali, infettivi). Ma si dibatte anche sui presidi che possono essere forniti al feto per ottimizzare questa fase dello sviluppo (dall’uso dei folati e del ferro agli integratori). Altri fattori dello sviluppo feto-neonatale, non dipendenti da interazioni biologiche, sono principalmente legati all’ambiente, in particolare all’ambiente familiare con i rispettivi ruoli materno e paterno. Il vissuto intrauterino e postnatale si può ripercuotere sul bambino inducendo progressivamente quelle situazioni di disagio che porteranno nel corso della vita ai disordini psicoaffettivi riscontrabili in epoca adolescenziale, e che potrebbero esitare in quadri patologici se non individuati precocemente e correttamente trattati. La gravidanza e la nascita di un figlio a loro volta possono indurre dei disturbi psicologici fino a gravi reattività anche psichiatriche in donne generalmente caratterizzate da labilità adattativa, fino a giungere a quadri di depressione nel corso della gravidanza e dopo il parto. I professionisti che hanno in cura la donna in gravidanza devono quindi essere dotati degli strumenti diagnostici per individuare precocemente i sintomi della psicopatologia, e contemporaneamente deve essere costruita una rete territoriale in grado di gestire le situazioni di criticità. Pertanto l’obiettivo di questo convegno è di far conoscere ai professionisti che operano nell’area materno-infantile e dell’adolescenza, nonché nell’area neuropsichiatrica, le complessità della gestazione e della vita pre- e post-natale, allo scopo di individuare e/o implementare dei percorsi integrati tra le strutture territoriali e ospedaliere e tra le diverse professionalità, per la prevenzione, diagnosi precoce ed il trattamento dei quadri clinici ad elevata complessità.