LE PRE-ISCRIZIONI SONO CHIUSE. E' POSSIBILE ISCRIVERSI DIRETTAMENTE IN SEDE CONGRESSUALE
Un evento cardiaco porta con sé notevoli conseguenze. Assieme alla necessità di una terapia farmacologica prolungata, di una modifica spesso drastica dello stile di vita, notevoli sono i risvolti nella quotidianità di una persona che ha un evento cardiaco, le sensazioni più comuni sono di paura e di depressione con inevitabili ripercussioni sulla famiglia e nel lavoro. Si pensa che l’attacco possa ritornare e di essere sempre in condizioni di rischio.
Dopo aver garantito al paziente con evento cardiaco la massima assistenza nel momento acuto della malattia, è pertanto fondamentale pianificare un programma assistenziale che preveda una valutazione globale e in cui, oltre all’esercizio fisico, sia previsto:
• stima del rischio cardiovascolare residuo mediante valutazione clinica;
• identificazione di obiettivi specifici per ciascun fattore che influenza il rischio;
• formulazione di un piano di trattamento individuale che includa: interventi farmacologici finalizzati a realizzare specifici obiettivi di riduzione di rischio; cambiamento dello stile di vita con programmi di educazione strutturati (abolizione del fumo, dieta appropriata, controllo del peso corporeo, dello stato dell’ansia e della depressione); prescrizione dell’attività fisica;
• intervento di mantenimento a lungo termine per ciascun paziente allo scopo di consolidare i risultati ottenuti, rivalutando nel tempo l’opportunità di modificare il trattamento.
L' intensità di tale approccio deve essere commisurata alla complessità del singolo paziente e non può prescindere dalla collaborazione di un team specialistico multidisciplinare in cui il lavoro del cardiologo viene supportato dal medico di base, dal dietologo, dal fisiatra, dallo specialista in scienze motorie, dallo psicologo e da personale infermieristico dedicato.
L'intento in questo convegno, rivolto non solo a lavoratori del settore ma anche e sopratutto a chi ha una malattia cardiaca, è proprio quello di promuovere la collaborazione ed il confronto tra gli specialisti coinvoliti oltre a dare la possibilità al paziente cardiopatico di un aggiornamento ed eventuali chiarimenti in merito al proprio programma di cura.